Storia

SOCIETA’ FEMMINILE DI MUTUO SOCCORSO


Fin dal 1899 opera nella Repubblica di San Marino l’associazione “Società femminile di Mutuo Soccorso” istituita con lo scopo di affrontare i problemi di natura sociale cui lo Stato non riusciva a far fronte e di fornire qualche risposta concreta per aiutare la fascia debole della società: le donne.

Tale associazione, nata per opera di uomini illuminati come Pietro Franciosi, ha promosso, lungo il corso di un intero secolo, “il principio della solidarietà, indispensabile per fronteggiare i momenti tristi”, …ed è stata “scuola costante di vera fratellanza e sicuro esercizio di scambievole benevolenza e di generale unione”, così come auspicato dal Franciosi stesso nel discorso inaugurale della Società.

La Società nacque avendo “per principio la Fratellanza e per fine il Mutuo Soccorso”. Essa si riproponeva di coadiuvare il benessere economico e morale della classe operaia , promovendo l’incremento dell’industria e aiutando con ogni suo mezzo tutte quelle istituzioni che saranno per esse vantaggiose alla classe medesima.”

Anche se, almeno agli inizi l’Associazione non ha avuto un’attività sistematica degna di attenzione, a causa anche della modesta disponibilità finanziaria ( la Società venne fondata sia con i proventi di una lotteria, organizzata nel giorno della sua inaugurazione che da qualche finanziamento a fondo perduto della Cassa di Risparmio e da donazioni di persone illustri amiche della Repubblica), essa ha garantito alla socie con continuità un aiuto finanziario anche se modesto nel caso di malattia o a favore della donne o ragazze prive di mezzi in caso di bisogno. La Società si prestava in tutte le maniere possibili per fornire sostegno e conforto non solo di natura economica.

Proprio grazie a questo sentimento di previdenza e di scambievole assistenza la Società è giunta ai giorni nostri. Oggi le condizioni economiche sono migliorate, ma sono presenti nella nostra società nuovi problemi e nuovi bisogni: la solitudine, nuove forme di povertà culturale e materiale, il tempo libero, la riscoperta della propria identità in una società sempre più globalizzata. L’Associazione si vuole quindi adeguare alle nuove esigenze per perpetuare questo patrimonio di solidarietà.

L’uso della forma femminile nella redazione del presente statuto è motivato dalla constatazione di prevalenza di iscritte alla presente associazione.

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